La Legge n. 132 del 01/12/2018 stabilisce che il riconoscimento della cittadinanza italiana ai sensi degli artt. 5 e 9 della Legge n. 91 del 05/02/1992 può essere concesso solo con una comprovata e adeguata conoscenza della lingua italiana (maggiori dettagli nella sezione descritta alla voce “Requisiti linguistici obbligatori”).
Dal 4 dicembre 2018, la conoscenza adeguata della lingua italiana è una condizione indispensabile per il riconoscimento della cittadinanza italiana. Il livello previsto per la certificazione non può essere inferiore al corrispondente B1 del Quadro comune di riferimento per le lingue.
- Certificato di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER). Il certificato dev’essere quello definitivo e deve presentare il QRcode.
Gli enti certificatori della CLIQ (Certificazione della Qualità della Lingua Italiana) – eventualmente in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura locali – sono esclusivamente:
- Università per Stranieri di Siena
- Università per Stranieri di Perugia
- Università di Roma Tre
- Società Dante Alighieri
- Università per Stranieri di Reggio Calabria
- Titolo di studio rilasciato da un istituto di istruzione pubblico o paritario riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Non è richiesta la presentazione di un certificato di conoscenza della lingua italiana:
- Gli stranieri (anche se residenti all’estero) che hanno sottoscritto l’accordo di integrazione di cui all’art. 4 bis del D.Lgs. 286/1998 Testo Unico sull’immigrazione.
- I titolari di permesso di soggiorno UE (o CE) per soggiornanti di lungo periodo di cui all’art. 9 del medesimo Testo Unico.